L'osteopatia dal mio punto di vista

"L'osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l'espressione stessa della vita".

E’ da questa frase di A.T. Still, padre fondatore dell’osteopatia, che voglio partire per cercare di spiegare, prima di tutto a me stesso,
che cosa è l’osteopatia.

Still pone l’accento sul movimento, dicendo che
quando il movimento non é libero di esprimersi o addirittura é assente, allora non ci sono le condizioni per la vita.

Detto in questi termini suona forte come concetto, ed é chiaramente estremizzato, ma contestualizzato nella pratica osteopatica ci dice che
l’obiettivo che l’osteopata deve ricercare é il movimento, movimento in senso lato, dal grande movimento articolare, come quello della scapolo-omerale per esempio, al movimento fasciale del tessuto connettivo, passando per il movimento respiratorio primario del sistema craniosacrale.

Se analizzo il mio lavoro quotidiano posso facilmente ricondurre tutto alla ricerca del movimento;
i test palpatori che effettuo sui miei pazienti sono intenti ad individuare la riduzione o l’alterazione del movimento e le tecniche manipolative osteopatiche sono effettuate per rendere più libero e completo il movimento delle strutture in esame.

Il fine del trattamento manipolativo osteopatico é quello di restituire alle strutture che lo hanno perso, a causa di un trauma per  esempio, il libero movimento, cosi che il corpo possa esprimere a pieno la sua capacitá di autoguarigione.
L’osteopata deve inoltre considerare il corpo come un’unitá che, libera da impedimenti e disfunzioni, é in grado di ricercare lo stato di salute in maniera autonoma.

- Alessio Puccica -